L'intensificazione agricolta minaccia le aree protette europee
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L'intensificazione agricolta minaccia le aree protette europee


Un nuovo studio dimostra che l'agricoltura moderna sta avendo un impatto sulla biodiversità all'interno delle aree protette in Europa, mentre alcune pratiche agricole tradizionali possono aiutare a preservarla.

La rete Natura 2000 è la più grande rete di aree protette al mondo, istituita per conservare gli habitat e le specie più importanti dell'Unione Europea.

I ricercatori hanno condotto un'indagine su larga scala tra i gestori delle aree protette Natura 2000 in Europa, per studiare le pratiche di gestione, i finanziamenti e le minacce alla biodiversità che la rete Natura 2000 deve affrontare.

I risultati sono piuttosto chiari. Fino al 60% degli intervistati ha indicato l'agricoltura come un fattore di rischio per la biodiversità nelle aree protette. In effetti, la rete di aree protette Natura 2000 non impone necessariamente una protezione rigorosa degli ecosistemi, ma spesso consente varie attività economiche anche in aree per la protezione della biodiversità.

“La principale minaccia alla conservazione della biodiversità all'interno delle aree Natura 2000 in Europa proviene dall'intensificazione delle pratiche agricole, come l'uso di pesticidi, fertilizzanti e pascolo intensivo. È stato allarmante apprendere come i gestori delle aree protette ritengano che la biodiversità non sia al sicuro da queste pratiche dannose”, afferma il dottorando Giorgio Zavattoni dell'Università di Turku, in Finlandia.

Infatti, l'Agenzia europea dell'ambiente (EEA) ha stimato che un allarmante 80% degli habitat più importanti e protetti dell'UE si trova in uno stato di conservazione sfavorevole, con report nazionali che indicano l’agricoltura intensiva come la principale causa del loro degrado. L’agricoltura intensiva è un processo caratterizzato da un maggiore uso di fertilizzanti inorganici, pesticidi e nuovi tipi di colture, comprese quelle invernali.

I risultati di questo studio rivelano che queste pressioni agricole rappresentano in realtà sfide significative per i gestori delle aree protette, che spesso non sono in grado di affrontarle pienamente. In pratica, la rete Natura 2000 consente pratiche molto diverse nella gestione delle aree protette.

“Ciò evidenzia come la semplice designazione di un'area protetta non garantisca di per sé l'efficace conservazione di habitat e specie, perché il coinvolgimento di diversi stakeholders e una gestione attiva sono spesso essenziali”, afferma Zavattoni.

Sostenere le pratiche agricole tradizionali per preservare la biodiversità

I gestori delle aree protette sono contrari all'agricoltura all'interno delle aree protette? La risposta è no. Infatti, alcune delle misure più comuni attuate dai gestori di Natura 2000 per migliorare lo stato della biodiversità coincidono con alcuni metodi agricoli tradizionali a bassa intensità.

Pratiche come il pascolo sostenibile e lo sfalcio svolgono un ruolo chiave nella conservazione di habitat importanti e vitali per molte specie minacciate.

“Le praterie e le zone umide sono tra gli ecosistemi più ricchi di biodiversità in Europa e i gestori delle aree protette possono ricorrere al pascolo estensivo per garantire la conservazione di questi habitat. Purtroppo, con l'intensificazione dell'agricoltura moderna, queste pratiche tradizionali stanno scomparendo nell'UE”, afferma il dott. Elie Gaget del Tour du Valat, istituto di ricerca per la conservazione delle zone umide mediterranee in Francia.

La legislazione dell'UE prevede alcune restrizioni, ma molte pratiche agricole intensive moderne sono ancora consentite all'interno delle aree protette Natura 2000, purché non compromettano gli obiettivi di conservazione dei siti. In molte zone, tuttavia, i proprietari terrieri e gli agricoltori si sono impegnati a utilizzare solo metodi agricoli tradizionali per proteggere la biodiversità.

“Le pratiche agricole tradizionali sono ampiamente utilizzate come strumento per la conservazione della biodiversità anche in Finlandia. Ad esempio, nel Parco Nazionale dell'Arcipelago, il pascolo è una strategia fondamentale utilizzata per mantenere habitat aperti che ospitano centinaia di specie in via di estinzione”, aggiunge Zavattoni.

Lo stesso vale anche per altre parti d'Europa.

“Ad esempio, in Camargue, in Francia, una delle zone umide più grandi d'Europa, il pascolo di cavalli e bovini è ampiamente utilizzato per controllare la vegetazione in crescita e mantenere habitat favorevoli per un gran numero di uccelli acquatici”, spiega Gaget.

I finanziamenti disponibili per la gestione delle aree protette Natura 2000 dipendono spesso dalla Politica Agricola Aomune (PAC) dell'Unione europea, che gli Stati membri ottengono attraverso i propri programmi nazionali. Lo stesso strumento fornisce anche sovvenzioni per le pratiche agricole intensive anche all'interno delle aree protette.

Il professore Jon Brommer dell'Università di Turku, spiega:

“La rete Natura 2000 mira a proteggere la biodiversità senza escludere le attività umane. Tuttavia, è fonte di confusione utilizzare denaro pubblico per sostenere due approcci molto diversi, con effetti contrastanti sulla biodiversità”.

Nel complesso, lo studio sottolinea l’urgente necessità di rafforzare la regolamentazione delle pratiche agricole all’interno delle aree protette se l’UE vuole raggiungere i propri obiettivi di conservazione della biodiversità.

«Gran parte di ciò che oggi sembra mancare era incluso nell’insieme completo delle proposte originali del Green Deal, che sono state smorzate in seguito alle proteste degli agricoltori nella primavera del 2024 — spiega Brommer —, tra cui, ad esempio, la proposta di ridurre del 50% l’uso dei pesticidi entro il 2050.»

Allo stesso tempo, lo studio evidenzia come le pratiche agricole tradizionali a bassa intensità, sia all’interno che in prossimità delle aree protette, siano fondamentali per la conservazione della biodiversità europea.

Zavattoni, G., Gaget, E., Hallman, T., Kaˇcergyt ̇e, I., Pärt, T., Pavón-Jordán, D., Sattler, T., & Brommer, J. E. (2025). Threats to and management of Natura 2000 protected areas relative to agricultural practices. Conservation Biology, e70172. https://doi.org/10.1111/cobi.70172
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  • Le pratiche agricole tradizionali possono aiutare a preservare la biodiversità. Il pascolo è una delle strategie chiave utilizzate per mantenere habitat aperti. Foto: Giorgio Zavattoni
Regions: Europe, Finland, France, North America, United States
Keywords: Science, Agriculture & fishing

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